Seduta tranquilla oggi in attesa dei dati macro importanti di domani.

NB: LAMPI SALTA UN USCITA E TORNA GIOVEDI’ 4 DICEMBRE

Il lunedì dopo la “settimana del Ringraziamento perfetta” ha mantenuto la tradizione illustrata nel Lampi di venerdì, con l’S&P 500 a perdere uno moderato 0.53%. Leggermente meglio il Nasdaq 100, con un -0.36%, mentre il Russell 2.000 Small Caps ha guidato il ribasso con un -1.25%, ma aveva anche outperformato al rialzo nel corso del rimbalzo. Le Magnificent 7 hanno ceduto solo lo 0.1%, grazie alla forza di Nvidia e Apple.
A fronte di questa moderata risk adversion, i rendimenti però sono saliti, con il 10 anni treasury addirittura su di 7 bps (al 4.08%). Apparentemente è stata la conferenza stampa di Ueda di ieri a imprimere rialzi generalizzati ai rendimenti globali. Peccato che il JGB 10 anni sia salito, si, ai massimi dal 2008. Ma la variazione, +6 bps, è stata inferiore a quella del treasury.
Ieri poi è stata un’altra giornata di passione per le criptovalute, con Bitcoin in calo del  5.2& e Ethereum del 7.6%.
Gli investitori continuano a guardare parecchio ai movimenti delle cripto per via dell’indiscussa correlazione, ma è anche vero che Bitcoin è in calo del 30% rispetto ai massimi di inizio ottobre, mentre l’S&P 500 al momento perde appena l’1.5% dai massimi del 29 ottobre. Anche se il 20 novembre era arrivato a perdere oltre il 5%. Quindi, a meno che Wall Street non riprenda a scendere bruscamente, in questo caso per il momento il segnale è stato valido, ma di scarsa qualità.
Jury still out.

nel frattempo, qualcuno (BCA)ha messo in relazione il cattivo momento delle cripto con il deterioramento della popolarità di Trump, che tanto si sta spendendo per il settore. Non è chiarissimo però chi stia guidando chi.

In nottata è emerso che le vendite del Cyber Monday in US sarebbero andate peggio che nel resto del mondo, per via dei dazi. L’Europa avrebbe fatto molto meglio. In effetti l’impressione che si ha è che l’Europa sia recentemente alluvionata di offerte di tech cinese che evidentemente non trovano più uno sbocco facile in US.
Link Cyber Monday US Spending Growth Trails Europe Amid Tariffs
Il redbook (same store sales settimanali anno su anno) della settimana del Ringraziamento mostra peraltro un robusto aumento, ai massimi, pur di poco, degli ultimi 3 anni.

Un’altra seduta contrastata in Asia stanotte, con Tokyo invariata, Mumbai, Shenzen, Shanghai moderatamente negative, Sydney marginalmente positiva, Taiwan, Vietnam e Jakarta a mostrare buoni progressi, e Sud Corea sugli scudi a quasi +2%.
La forza di Seul viene principalmente dall’annuncio di Trump di un abbassamento dei dazi sulle importazioni dalla Sud Corea dal 255 al 155 con effetto retroattivo dal 1 novembre ( link US Commerce chief confirms South Korea’s 15% tariff rate retroactive to November 1). Più cala la sua popolarità, più Trump sta diventando malleabile sulla trade policy, che appare essere una parte del problema.
Tokyo, che ieri aveva ceduto pesante sul messaggio di Ueda che la BOJ potrebbe alzare i tassi il 19 di Dicembre, non ha recuperato nulla, anche perchè apparentemente il Governo non ha dato alcun segnale di voler contrastare la mossa ( link Japanese Ministers Refrain From Pushback After BOJ’s Hike Signal).
Nemmeno i rendimenti hanno ritracciato i rialzi di ieri. Uscito dalla deflazione dopo 20 anni, il Giappone ora si trova alle prese con un inflazione resiliente, e la relativa necessità di alzare i tassi, e un debito pubblico mega, che rischia di vedere il suo costo salire di tanto, con una politica monetaria restrittiva. Questo grafico di Robin Brooks mostra l’evoluzione degli ultimi anni post Covid.

Vedremo come se la caveranno. Oltretutto il Governo vuole fare ulteriore stimolo fiscale, cosa che andrà ad aumentare il deficit e il debito e potrebbe alimentare ulteriore inflazione. Da monitorare.
Stanotte era attesa un discorso di Powell a Stanford (ore 20 locali, 2 italiane) ma il Presidente Fed ha annunciato che non avrebbe parlato di economia o tassi.

La seduta europea è partita con un buon tono, il che è tutto sommato notevole se si pensa che Wall Street ieri sera dalla chiusura europea ha perso 2 o 3 decimi. I rendimenti, coerentemente, hanno mantenuto una tendenza al rialzo in mattinata.
Oggi l’unico dato di rilievo in Eurozona era il CPI flash (o preliminare) di novembre, che alla fine è uscito leggermente sopra attese come headline, ed in linea con le attese come dato core.

Il report ha avuto l’effetto di accentuare leggermente le pressioni rialziste sui rendimenti, ma per il resto è stato abbastanza ignorato.
Negli USA non vi era alcuna pubblicazione oggi. Wall Street ha aperto positiva, con il tech a trainare, poi successivamente ha perso momentum, con l’S&P 500 a tratti in negativo. La concomitanza o quasi di questa discesa con la chiusura europea ha fatto si che le piazze continentali correggessero nel finale di seduta, riducendo quelli che però restano guadagni moderati per Eurostoxx50 e Ftse Mib, e discreti per Dax e Ibex, con solo Parigi in marginale calo tra i principali indici. Il recupero per l’europa continua, quindi, oggi trainato da Health Care, Financials, Information Technology e Utilities, mentre cedono Materials, Consumer Discretionary e Consumer Staples. Alla fine rendimenti e Euro chiudono in pari una seduta tranquilla.

Dopo la chiusura EU, Wall Street ha ripreso un po’ quota, eventualmente aiutata da alcune dichiarazioni costruttive di Trump, che non contengono granchè di nuovo ma confermano la sua intenzione di ridare almeno parte del ricavato dei dazi ai cittadini e di fare qualcosa sul healthcare. E poi ci sono le speranze sulla pace in Ucraina. La ridda di headline aiuta in particolare l’azionario europeo, ma naturalmente può finire come al solito in qualsiasi momento.
*TRUMP: WILL ANNOUNCE FED CHAIR PICK ‘PROBABLY’ EARLY NEXT YEAR
*TRUMP: SOMETHING GOING TO HAPPEN ON HEALTH CARE, WON’T BE EASY
*TRUMP: NEGOTIATING WITH DEMOCRATS ON HEALTH CARE
*TRUMP: WE ARE GOING TO GIVE REFUNDS OUT OF THE TARIFFS
*TRUMP: I BELIEVE IN THE NEAR FUTURE YOU WON’T HAVE INCOME TAX TO PAY
*TRUMP: UKRAINE NOT AN EASY SITUATION
*PUTIN MEETING U.S. ENVOY WITKOFF, TRUMP’S SON-IN-LAW KUSHNER
*TRUMP: I THINK, HOPE WE’RE GOING TO END RUSSIA AND UKRAINE WAR

Ora Wall Street è tornata un po’ indietro, oscilla poco sopra la parità e non sembra aver ancora deciso che fare, anche se il tech continua ad outperformare il resto, solo con meno grinta. Domani la giornata dovrebbe essere più vivace, perchè avremo in US l’ISM services  e l’ADP survey di novembre e i PMI servizi e composite finali in Asia (e quindi in Cina), EU e USA.
Nel frattempo, ho trovato interessante questa notizia ripresa da più testate secondo la quale Sam Altman a Openai avrebbe dichiarato “codice rosso” sulla ricerca in un memo ai dipendenti, per arginare la concorrenza di altri chatbot come Anthropic o Gemini. La concorrenza tra AI è positiva per gli utenti, ma negativa per i margini e quindi i ritorni degli investimenti. E OpenAI ha già speso l’impossibile, ed è valutata 500 bln se non erro. Il 27% è in pancia a Microsoft. Food for thought.
OpenAI is under pressure as Google, Anthropic gain ground link